arcVision Prize Edizione 2013

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7 marzo 2013

Si è svolta a Bergamo, presso i.lab, Centro Ricerca e Innovazione di Italcementi, la prima edizione dell’arcVision Prize – Women and Architecture, premio internazionale di architettura al femminile per il sociale.

L’edizione 2013
I risultati di arcVision Prize sono stati resi ufficiali in occasione della Giornata Internazionale della Donna. La short list delle finaliste era formata da 19 progettiste provenienti da 15 paesi del mondo: Brasile, Egitto, Estonia, Germania, Giappone, India, Italia, Messico, Polonia, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera, Thailandia, Usa.

La Giuria dell’arcVision Prize 2013 era composta da Shaikha Al Maskari (Membro del Consiglio Direttivo dell’Arab International Women’s Forum-AIWF), Vera Baboun (Sindaco di Betlemme), Odile Decq (Titolare dello studio d’architettura Odile Decq), Victoire de Margerie (Presidente Rondol Technology), Yvonne Farrell (Titolare con Shelley McNamara dello studio d’architettura Grafton Architects), Samia Nkrumah (Presidente del Centro Panafricano Kwame Nkrumah), Kazuyo Sejima (Titolare con Ryue Nishizawa dello studio d’architettura SANAA), Benedetta Tagliabue (Fondatrice con Enric Miralles dello studio d’architettura EMBT), Martha Thorne (Direttore Pritzker Prize e Associate Dean della IE School of Architecture di Madrid/Segovia). La Giuria, che si è riunita a Bergamo nei giorni 6-7 marzo 2013, è stata guidata nel corso delle sessioni di lavoro da Stefano Casciani, direttore scientifico del Premio.

La Vincitrice
La vincitrice della prima edizione dell’arcVision Prize – Women and Architecture, su decisione unanime della Giuria, è stata l’architetto brasiliana 37enne Carla Juaçaba formatasi presso la Santa Ursula University di Rio de Janeiro.

Carla Juaçaba racchiude quelle qualità che un architetto coraggioso deve avere per affrontare la propria professione con creatività alla ricerca di soluzioni non convenzionali, con immensa sensibilità rispetto al contesto nel quale le sue opere saranno collocate. Sono state lodate la funzionalità e l’adeguatezza delle soluzioni adottate per garantire lo scopo per cui sono state progettate; senza però dimenticare bellezza e qualità della vita per coloro che utilizzeranno e abiteranno gli edifici. La Giuria ha ritenuto che Carla Juaçaba incarni l’architetto “completo”, che abbraccia tutti gli aspetti connessi all’incarico ricevuto: contesto, ambiente, natura, parametri, materiali…

Menzioni d’Onore
La Giuria ha inoltre assegnato 3 Menzioni d’Onore, alla spagnola Izaskun Chinchilla, per il non convenzionale approccio progettuale, all’indiana Anupama Kundoo, per la sua capacità di ricerca sui materiali e all’estone Siiri Vallner, per la sua sensibile interpretazione degli spazi e dei luoghi.

 

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