7 Aprile 2016
Cazu Zegers | Territorio Poetico
Giovedì 7 aprile 2016
12.00
Politecnico di Milano
Edificio Trifoglio, T.1.3
Via Bonardi, 9
BIOGRAFIA
Santiago del Cile (CILE), 18 novembre 1958
Dal 1990 Cazú lavora come architetto indipendente. Il carattere dello studio Cazú Zegers è definito dalle scale dei suoi progetti, che vanno dall’oggetto (micro) al territorio (macro) o viceversa. Il desiderio di esplorare aree differenti della progettazione architettonica ha permesso a Cazu di spaziare dal design di lampade e mobili fino alla pianificazione territoriale e la gestione culturale tramite la “El Observatorio Lastarria Foundation”, per la quale ha sviluppato progetti di ricerca in diversi ambiti artistici. Come docente è molto nota sia in Cile sia all’estero. Il suo metodo artistico propone una contaminazione tra poesia e territorio da cui nascono il gesto, la figura e la forma, stabilendo così un nuovo paesaggio culturale attraverso l’architettura. Questo è il lascito del suo insegnamento e le sue idee rimangono impresse nella mente dei suoi studenti. Ha insegnato presso l’Università di Talca, ha tenuto laboratori presso la Pontificia Università Cattolica del Cile (PUC) e l’Università del Desarrollo. I progetti di Cazú Zegers danno vita a un’architettura caratteristica, espressa principalmente in edifici residenziali o di altro tipo, come la Capilla del Espíritu Santo, il Centro Cultural Alcalde Juan Estay, in progetti di ruralizzazione quali Kawelluco e in progetti multiculturali quali l’Arenales Ski Center e la Pewenche Route, dove lavora con le comunità indigene locali per dare un corpo fisico alla loro visione del mondo. Il suo lavoro comprende anche gli alberghi: il progetto Tierra Patagonia Hotel è l’esempio migliore di come sia possibile sviluppare un linguaggio contemporaneo con le incurvature del legno, alla ricerca di nuove forme architettoniche basate sul rapporto tra poesia e architettura nel territorio sudamericano.
Un’iniziativa di Italcementi ormai consolidata nel mondo dell’architettura è quella degli Incontri Millennium, lecture realizzate in collaborazione con le più importanti facoltà universitarie italiane e le realtà professionali del settore, nelle quali i grandi maestri dell’architettura contemporanea incontrano quelli che saranno gli architetti di domani. L’obiettivo degli Incontri Millennium è di declinare la qualità tecnologica del prodotto cemento con la dimensione estetica dei grandi progettisti di oggi e dei giovani studenti italiani.
Dopo una riflessione dedicata alla lezione di Alvar Aalto, Incontri Millennium ha via via percorso negli anni i mondi progettuali e la poetica di Richard Meier, Enric Miralles, Dominique Perrault, Steven Holl, Raimund Abraham, Nicholas Grimshaw, Mario Botta, Juan Navarro Baldeweg, Kjetil Trædal Thorsen e Frank O. Gehry, Peter Eisenmann, Eric Owen Moss e Boris Podrecca, Patrick Tighe, Rocco Yim e Atsushi Kitagawara. Sono stati più di 10.000 gli studenti e i progettisti che, grazie agli Incontri Millennium, hanno potuto confrontarsi con la cifra culturale e il segno dei più grandi maestri contemporanei.
Foto
PhotoCredits Hotel Tierra Patagonia: photographers Pia Vergara, Morten Andreson, James Florid, Christian Spies; Casa Soplo: photographer Isabel Fernandez, Ana Maria Lopez + Casa Emeralda: photographer Cristobal Palma; Ruralizzazione di Kawelluco: Casa Carpa – photographer Carlos Eguiguren, Casa Cube, Casa Barn e Casa Cascara – photographer Guy Wenborne.