Il Museo “Tenerife Espacio de las Artes” (TEA) di Herzog & De Meuron e Virgilio Gutiérrez sorge nel centro storico di Santa Cruz. Si tratta di una grande struttura sul lato destro del “Barranco de Santos”, un burrone che taglia in due la città e ospita al suo interno, su più livelli, una biblioteca, uno spazio espositivo, un museo di arte moderna e un centro di fotografia.
Situato nel centro storico riqualificato di Santa Cruz, la TEA è un polo espositivo multifunzionale, un luogo vivace che si rivolge al visitatore curioso di qualsiasi età, dove spazi e attività culturali sono strettamente interconnessi. Un passaggio pubblico attraversa diagonalmente il complesso, collegando la parte superiore del ponte General Serrador con la riva del Barranco de Santos.
Questo passaggio taglia letteralmente in due la grande sala di lettura della Biblioteca Insular, caratterizzata da ampie vetrate che prospettano dentro e fuori gli ampi spazi open-space della biblioteca. Muovendosi verso il Barranco, il percorso si allarga, trasformandosi in un’area triangolare semi-coperta nel cuore del Centro Culturale. Una piazza pubblica triangolare, animata dal Caffè/Ristorante del Museo, orienta i visitatori verso il complesso museale e l’ingresso, concepito come una continuazione spaziale della piazza.
Nell’atrio principale si apre una grande scala a spirale, dietro il bookshop del museo e la biglietteria, che collega il piano superiore a quello inferiore. Il piano superiore ospita la Collezione permanente dell’artista Oscar Dominguez suddivisa entro gli spazi modulari di gallerie di diverse dimensioni. Il livello inferiore che accoglie il “Centro de Fotografía Isla de Tenerife” che può essere anch’esso suddiviso in differenti ambienti espositivi per soddisfare le esigenze di mostre temporanee. Entrambi i piani non superano i 6 metri di altezza. Le pareti esterne dell’edificio, finite in calcestruzzo di colore grigio scuro, sono alleggerite da piccole aperture in vetro disposte senza un ordine preciso lungo tutta la superficie, che ricordano la forma dei pixel e filtrano la luce naturale verso l’interno. Le perforazioni sono state create utilizzando un complesso sistema di casseri.
Un nuovo landmark per Santa Cruz
La TEA è stato commissionato dal Consiglio isolano di Tenerife, che lo utilizza per attività e manifestazioni culturali locali. Il complesso ospita l’Istituto di Arte Contemporanea di Óscar Domínguez, il Centro di Fotografia e la Biblioteca di Tenerife, insieme a un piccolo auditorium, un caffè/ristorante e un negozio di souvenir, ognuno dei quali accessibile dalla strada.
L’edificio è caratterizzato da un intenso dialogo tra il vuoto, definito da un involucro esterno in pietra, e il percorso diagonale che lo genera. Questa diagonale urbana esplora la dimensione dinamica dello spazio dell’edificio e genera una geometria obliqua che risuona spazialmente, creando un paesaggio urbano tridimensionale. Ed è proprio nella biblioteca che ciò si avverte con maggiore intensità – qui la ricchezza spaziale e la scala urbana creano uno degli spazi più interessanti del complesso. Gli interni presentano due tipi di illuminazione complementari: quella che filtra attraverso le aperture del tetto ondulato e quella che entra attraverso i fori delle pareti di cemento.
“Fin dall’inizio del processo di progettazione abbiamo operato con un sistema dei cortili, anche perché abbiamo voluto collegare tipologicamente il nuovo TEA con l’edificio preesistente, l’”Antiguo Ospedale Civile” che è stato recentemente trasformato nel Museo della Natura e dell’Uomo. Tuttavia, ci è voluto un po’ per capire che tutte le diverse attività e funzioni del TEA dovevano essere assemblate sotto un’unica copertura continua invece che essere suddivise in singoli blocchi. Questa è anche una delle ragioni per cui le corti allungate non appaiono come spazi esterni che si chiudono su se stessi, ma come spazi interni che si aprono al contesto. L’interazione spaziale tra interno ed esterno integra piuttosto che separare gli eterogenei paesaggi urbani così affascinanti e caratteristici di Santa Cruz. Il nuovo centro culturale non è solo un luogo di incontro, ma anche un punto di intersezione tra il paesaggio della città contemporanea, la città vecchia con il suo skyline lungo il Barranco e la topografia arcaica della costa”. Herzog & de Meuron (1999-2008)
SCHEDA DESCRITTIVA – TEA. Tenerife Espacio de las Artes | ||
Committente: Consiglio isolano di Tenerife, Spagna. Ubicazione: Santa Cruz de Tenerife, Canarie, Spagna. Architetto: Herzog & De Meuron e Virgilio Gutiérrez. Specialisti/Consulenti. Illuminazione: Ove Arup, London, UK. Acustica: Estudi Acústic Higini Arau, Barcellona, Spagna. Ingegneria Strutturale: Dionisio Castro Pérez, Santa Cruz de Tenerife, Spagna; Martínez Segovia Pallas y Asociados, Ingeniería y Arquitectura S.A., Madrid, Spagna. Direzione Lavori, Impianto idrico: Virgilio Gutiérrez Herreros, Architecto. Geometra: Topografía Canaria SL. HVAC, Ingegneria Elettrica/Meccanica: Techne Ingienería Caratteristiche del sito: Il nuovo sito dalla morfologia triangolare è una vera e propria piazza pubblica aperta e accessibile a tutti. La vita della città è animata dal caffè e dal ristorante del museo che offrono servizio non solo all’interno degli ambienti museali ma anche negli spazi pubblici della piazza o sotto le ampie chiome ombrose degli alberi del Barranco. La piazza può essere godibile anche di notte come cinema all’aperto in collaborazione con il TEA. Programma: Museo d’arte Superficie dell’area dell’intervento: 8.800 m2 Superficie utile totale: 7.753 m2 Superficie Lorda: 20.600 m2 Dimensioni dell’edificio: Lunghezza 160m, Ampiezza 65m, Altezza 18m. |
Specifiche costruttive: Il TEA ospita l’Istituto d’Arte Contemporanea Óscar Domínguez, il Centro di Fotografia e la Biblioteca di Tenerife, un piccolo auditorium, un caffè/ristorante, il bookshop del museo e la biglietteria. Sistema Costruttivo: La tipologia di costruzione del TEA si basa su un sistema di cortili interni allungati che forniscono luce naturale, vedute panoramiche e percorsi per i visitatori degli spazi museali e per gli utenti della biblioteca. Uno di questi cortili, in particolare, collocato tra gli uffici e le aree museali del complesso, è piantumato con essenze autoctone. Materiali: Questo spazio unico nel suo genere è nato anche grazie al lavoro di ricerca condotto dagli architetti sui calcestruzzi auto-compattanti ad alte prestazioni, realizzati “in situ”. Le facciate sono state ispirate da una fotografia sgranata del mare di Tenerife del fotografo Thomas Ruff, che ha dato la partitura su cui sono stati realizzati i prospetti dell’edificio in cui 1.200 aperture di 720 misure differenti realizzate in calcestruzzo generano una sorte di interfaccia tra “interno” ed “esterno”, tra edificio e ambiente, dando al cemento una grande valenza espressiva. Progetto: 1999-2007 Avvio lavori: 2002-2008 Fine lavori: 2008 |
Herzog & De Meuron | www.herzogdemeuron.com | TEA Tenerife Espacio de las Artes |
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