arcVision Prize 2014 Presentazione seconda edizione

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7 febbraio 2014

L’edizione 2014 dell’arcVision Prize 2014 è stata presentata presso Triennale di Milano da Carlo Pesenti, Ceo Italcementi, l’architetto Benedetta Tagliabue, membro della Giuria di arcVision Prize e socia fondatrice con Enric Miralles dello studio d’architettura EMBT, e Stefano Casciani, Direttore Scientifico di arcVision Prize.

arcvisionprize 2014.jpgMilano, 7 febbraio 201423 progettiste da 16 Paesi: una visione dell’architettura del nostro tempo fatta di qualità, tecnologia, innovazione, sostenibilità, e di forti valori sociali e culturali. Dopo il grande interesse suscitato dalla prima edizione, vinta dalla progettista brasiliana Carla Juaçaba, torna arcVision Prize – Women and Architecture, il premio internazionale d’architettura istituito da Italcementi Group, e rivolto a progettiste distintesi per una proposta professionale capace di coniugare e armonizzare da un punto di vista funzionale/stilistico, innovazione tecnologica, sostenibilità e cultura. Obiettivo del Premio è la valorizzazione della figura femminile nell’attuale scenario dell’architettura mondiale, con particolare attenzione per quelle qualità che una progettista moderna deve avere per affrontare la propria professione con originalità, alla ricerca di soluzioni avanzate e non convenzionali, e con una sensibilità più forte e più matura per il contesto umano e sociale.

La Giuria, come per la scorsa edizione, sarà volutamente al femminile e composta da professioniste di eccellenza affermatesi nella promozione di una visione responsabile e innovativa in ambito architettonico o socio-economico. Per l’Edizione 2014 la Giuria sarà composta da Shaikha Al Maskari (businesswoman di Abu Dhabi e membro del Consiglio Direttivo dell’Arab International Women’s Forum-AIWF), Vera Baboun (Sindaco di Betlemme), Odile Decq (titolare dello Studio Odile Decq di Parigi), Louisa Hutton (inglese, socia fondatrice dello studio d’architettura Sauerbruch Hutton), Suhasini Maniratnam (attrice, produttrice e scrittrice indiana fortemente impegnata nel sociale), Samia Nkrumah (ghanese, presidente del Centro Panafricano Kwame Nkrumah), Kazuyo Sejima (titolare con Ryue Nishizawa dello studio d’architettura SANAA di Tokyo), Benedetta Tagliabue (socia fondatrice con Enric Miralles dello studio d’architettura EMBT di Barcellona), Martha Thorne (statunitense, direttore Pritzker Prize), Elena Zambon (presidente dell’azienda farmaceutica italiana Zambon Spa).

Nelle scorse settimane un gruppo di Advisor, scelti tra architetti, docenti, critici, rappresentanti dei media del settore, hanno avanzato le candidature per l’edizione 2014. La Commissione tecnico-scientifica ha poi definito la short list da sottoporre al giudizio della Giuria che si riunirà a Bergamo dal 5 al 7 marzo. I risultati saranno resi ufficiali la sera del 7 marzo con una conferenza stampa della Giuria presso i.lab, il centro ricerca e innovazione del Gruppo, per essere divulgati l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. Anche quest’anno i progetti e i profili delle architette finaliste saranno inseriti in una pubblicazione speciale di arcVision, rivista edita da Italcementi dal 1997 con l’obiettivo di avvicinare cultura d’impresa e cultura architettonica.

Il 2014, anno che celebra il centocinquantesimo anniversario di Italcementi, è anche il centenario della nascita dell’architetto Lina Bo Bardi, progettista straordinaria, autrice di sensazionali strutture in cemento armato, che arcVision Prize vuole ricordare con un Premio Speciale. Il Premio Speciale a Lina Bo Bardi rappresenta un riconoscimento a tutte le progettiste che nell’epoca della modernità hanno lottato e lottano per l’affermazione del ruolo paritario della donna nell’impegno civile e nello sviluppo di una cultura del progetto egualitaria, progressista e solidale. Lina Bo Bardi è internazionalmente riconosciuta come un’autentica figura di culto nella storia di questa lotta, con il suo contributo allo sviluppo di architetture profondamente moderne per implicazioni sociali, ingegnosità strutturale e vocazione educativa.

Nell’occasione Italcementi ha presentato arcvision.org, piattaforma di analisi e approfondimento sui temi del costruire e dell’architettura, un ulteriore segno dell’attenzione del Gruppo per la formazione di una cultura progettuale dell’innovazione. Quest’iniziativa è un modo diverso di raccontare una lunga storia di sperimentazione applicata al materiale cemento, dall’istituzione della Scuola F.lli Pesenti presso il Politecnico di Milano negli anni Venti alla creazione nel dopoguerra dell’ISMES, istituto sperimentale sul comportamento statico e dinamico delle strutture in cemento armato, proseguendo nel tempo attraverso numerosissime collaborazioni con i grandi maestri dell’architettura, come Gio Ponti, Pier Luigi Nervi, Frank O. Gehry, Dominique Perrault, Santiago Calatrava, Zaha Hadid, Richard Meier e tanti altri ancora.

APPROFONDIMENTI    

arcVision Prize – Cartella stampa

http://www.institutobardi.com.br

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Immagine anteprima YouTube

ARCVISION-PRIZE

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