Dives in Misericordia

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DETTAGLI COSTRUTTIVI

Nella costruzione della vela realizzata con 256 elementi prefabbricati, detti conci, sono stati impiegati:
• 2.600 tonnellate di inerti ricavati dalla macinazione del marmo bianco di Carrara
• 600 tonnellate di cemento bianco TX Millennium (addittivato con biossido di titanio) prodotto dalla cementeria Italcementi di Rezzato (Bs)
• 550 tonnellate di malte speciali per la realizzazione dei giunti strutturali fra gli elementi prefabbricati e l’iniezione delle guaine dei cavi e delle barre post-tese
• 8 chilometri di cavi d’acciaio di post-tensione
• 7,5 chilometri di barre d’acciaio di post-tensione
• 300 tavole progettuali necessarie per la complessità strutturale e per la grande varietà della geometria dei conci e dei loro dettagli costruttivi
• 12.000 ore di studi e ricerche per la messa a punto del cemento TX Millennium
• 23.000 ore di progettazione per passare dalla fase progettuale alla fase realizzativa

A testimonianza della complessità della realizzazione e delle soluzioni innovative adottate, oltre 7.000 tra ingegneri e architetti hanno visitato il cantiere durante le diverse fasi della costruzione.

I NUMERI
13,982 mc Volumetria della Chiesa
19,5 m Larghezza della navata
45,6 m Lunghezza totale
32,0 m Lunghezza massima interna
30,8 m Larghezza totale
29,5 m Larghezza massima interna
26,7 m Altezza massima
21,7 m Altezza interna
17,1 m Altezza della prima vela
22,1 m Altezza della seconda vela
26,7 m Altezza della terza vela
20,0 m Altezza del campanile
Posti a sedere
240 Navata centrale
24 Cappella feriale
Centro Parrocchiale
7.985 mc Volumetria
4 Il numero dei piani/livelli (piano interrato, piano terra, piani 1 e 2)
6 Le aule ciascuna con una superficie di 27 mq

 

LA CHIESA
a chiesa “Dives in Misericordia” è stata concepita come nuovo centro d’aggregazione per un quartiere residenziale alquanto isolato nel perimetro di Tor Tre Teste, alla periferia di Roma. L’area, di forma triangolare, comprende tre parti distinte; la prima, che divide il luogo sacro a sud, ove si trova la navata, dalla zona cosiddetta laica a nord; la seconda, che separa l’accesso pedonale dal complesso residenziale situato ad est, ed infine una terza parte, che funge da confine tra l’accesso pedonale ed il parcheggio ubicato ad ovest.
La chiesa ed il centro parrocchiale sono collocati centralmente verso il lato ad est dell’area edificata. Entrambe le strutture sono accessibili da est attraverso la piazza pavimentata (sagrato) che è situata sul lato più vicino al centro effettivo del quartiere residenziale.
Il lato ad ovest dell’area ove sorge la parrocchia comprende due corti separate da un sentiero lastricato, che corre in direzione est-ovest, tra il centro parrocchiale a nord e la chiesa a sud. La corte più a nord include un’area ricreativa con piazza pavimentata adiacente al centro parrocchiale. La seconda corte, che ospita uno specchio d’acqua, è concepita come spazio per la meditazione.
L’impianto proporzionale dell’intero complesso si fonda su una serie di quadri traslati e quattro cerchi. Tre cerchi d’eguale raggio originano i profili delle tre vele che, insieme al muro di spina, costituiscono il corpo della navata. Mentre le vele rimandano discretamente alla Trinità, lo specchio d’acqua vuol richiamare
l’elemento fondamentale del rito battesimale.
La percezione dei volumi risente direttamente della luce naturale; i lucernari vetrati tra le vele parallele rispondono continuamente alla tessitura mutevole di luci ed ombre, mentre il sole si sposta lungo la sua traiettoria. Secondo le stagioni, le condizioni atmosferiche e l’ora, la luce sarà variabilmente graduata sulla superficie interna delle vele, infondendo così un carattere speciale alla chiesa, alla cappella e al Fonte Battesimale.

 

LE GRANDI SFIDE COSTRUTTIVE
Italcementi, impegnata come sponsor tecnico, ha affrontato quattro grandi sfide: il materiale, la soluzione strutturale, la realizzazione degli elementi prefabbricati, il montaggio e l’assemblaggio degli elementi in cantiere.
Il materiale
I laboratori hanno messo a punto e brevettato un cemento bianco TX Arca® a base di TX Active® ad altissima resistenza, con una lavorabilità molto superiore a quella del prodotto tradizionale e con una caratteristica sorprendente: sotto l’effetto della luce, la sua superficie si autopulisce, eliminando ogni sorta di
deposito organico.
La soluzione strutturale
Le vele sono state suddivise in grandi pannelli prefabbricati a doppia curvatura. Il giunto esistente fra un pannello e l’altro è il loro elemento più caratteristico ed originale: è stato ideato e disegnato in modo da permettere la giunzione fra le barre di precompressione ed assorbire, assicurando la continuità statica alla struttura, le inevitabili tolleranze dimensionali, proprie del processo di prefabbricazione.
La realizzazione degli elementi prefabbricati
Quattro sono stati i problemi affrontati:
1. la progettazione e la costruzione delle casseforme, per ridurre il costo a valori accettabili, sfruttando tutte le possibilità e scontando tutte le difficoltà derivanti dal fatto di dover operare su geometrie sferiche;
2. la rappresentazione grafica dei singoli elementi, che potesse esser capita e realizzata senza errori. Il CAD è stato di grande aiuto in questa fase per dare l’input immediato all’officina meccanica che avrebbe costruito le dime metalliche che delimitano gli elementi prefabbricati all’interno del giunto dove sono ricavati, con precisione millimetrica, tutti i fori di passaggio della barra e dei cavi di sospensione;
3. la soluzione alle problematiche gestionali dei casseri, fatti di parti mobili e di parti intercambiabili (legate cioè alla geometria del singolo elemento prefabbricato), da posizionare ogni volta in modo da rispettare tolleranze molto superiori a quella richiesta normalmente al cantiere di prefabbricazione;
4. lo studio delle pareti del cassero a contatto con il calcestruzzo e il dosaggio delle vibrazioni in modo da eliminare praticamente ogni traccia di bolla d’aria dalle superfici a vista degli elementi prefabbricati.
DISEGNI DI PROGETTO
 
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