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Italcementi inaugura i.lab, cuore dell’innovazione e della sostenibilità

16 aprile 2012.
Nasce i.lab, il centro ricerca e innovazione di Italcementi, luogo di architettura sostenibile e innovazione tecnologica.

È stato inaugurato nel parco scientifico tecnologico Kilometro Rosso di Bergamo i.lab, il «cuore» della ricerca del gruppo Italcementi. Il nuovo centro ricerca e innovazione è stato  realizzato dall’architetto americano Richard Meier.

La cerimonia si è svolta alla presenza del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini e del top management dell’azienda.

In apertura il saluto del Presidente di Italcementi Giampiero Pesenti, al quale sono seguiti gli interventi del Consigliere Delegato Carlo Pesenti, del Direttore Generale Giovanni Ferrario, di Alberto Bombassei e di Dukho Yeon dello studio Meier. L’architetto Richard Meier ha inviato un sentito videomessaggio con cui ha “consegnato” virtualmente le chiavi di i.lab a Italcementi.

Roberta Alfani, responsabile dei prodotti speciali del CTG, è intervenuta in chiusura a nome di tutti i ricercatori che lavorano in i.lab. All’evento hanno preso parte anche i rappresentanti e i giornalisti di 18 paesi in cui Italcementi è presente.

«Questo nuovo centro per la ricerca e l’innovazione che inauguriamo oggi rappresenta per noi un motivo d’orgoglio e un investimento importante per l’azienda – ha dichiarato Giampiero Pesenti -. La ricerca e l’innovazione sono sempre state per Italcementi, oggi come nel passato, un’attività fondamentale, che intendiamo perseguire e sviluppare ulteriormente attraverso l’attenzione alla qualità dei prodotti normalizzati e la ricerca di prodotti nuovi», rispondendo alle necessità dei clienti con la messa a punto di soluzioni innovative grazie alle quali si possono creare grandi opere. «Oggi – ha concluso Giampiero Pesenti – desidero ringraziare tutti coloro che, con professionalità e dedizione, hanno collaborato alla realizzazione di i.lab, che oggi consegnamo ai nostri ricercatori nella certezza che da qui si continuerà a dare un contributo importante alla crescita del nostro gruppo e del settore in cui operiamo, come è già accaduto nella storia di Italcementi e come, sono certo, sarà anche in futuro».

«Le imprese, non solamente in Italia ma anche nel mondo, stanno cambiando rotta verso la sostenibilità: è il fenomeno della green economy, che ormai è di fatto “economy” poiché le produzioni che non hanno dentro di sé la componente ambientale e di innovazione sono destinate a uscire dal mercato. Per questo motivo – ha affermato il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini – il Governo è attento a incentivare le iniziative, come il progetto del Gruppo Italcementi, che confermano la vivacità del mondo imprenditoriale nella ricerca e nell’innovazione».

«L’innovazione rappresenta la leva strategica attraverso cui Italcementi punta a costruire il proprio vantaggio competitivo – ha sottolineato Carlo Pesenti -. L’obbiettivo del Gruppo è la ricerca continua di processi di produzione sostenibili e di soluzioni architettoniche innovative, per rispondere alla crescente richiesta da parte del mercato di applicazioni e prodotti che contribuiscano a una più alta qualità della vita e dell’ambiente. Italcementi Group può contare su circa 170 persone, tra chimici, geologi e ingegneri, impegnati in attività di Ricerca e Innovazione in Italia, con i.lab e in Francia, con il campus Technodes di Guerville, vicino a Parigi. Il budget annuo destinato alle attività di Ricerca e Sviluppo è di circa 13 milioni di euro con una incidenza sul fatturato fra le più significative del settore. Negli ultimi 10 anni abbiamo depositato 60 brevetti. Il tasso di innovazione del Gruppo – prosegue Pesenti – ovvero il rapporto tra i ricavi derivanti da progetti di innovazione e il totale delle vendite, è attualmente pari a 4 mentre nel 2010 era 3.9, in progressivo aumento secondo i programmi. L’obiettivo è di stabilizzare a medio-lungo termine un ratio pari a 5». «i.lab – ha concluso Pesenti – porta sul territorio e alla sua comunità due messaggi forti. Il primo: innovare pensando all’ambiente si può e l’industria può essere l’artefice di un cambiamento che va a vantaggio di tutti, dell’economia, dell’ambiente e della società. Il secondo: il futuro delle imprese sarà di chi avrà saputo intelligentemente coniugare lo sviluppo industriale ed economico con un uso attento delle risorse naturali e con il rispetto dei diritti umani, del lavoro e della vita».

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Foto Richard Meier visista il cantiere i.lab

Video Richard Meier visita il cantiere i.lab

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