OAKA. Il Centro Atletico Olimpico di Atene

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L’OAKA (Centro Atletico Olimpico di Atene) è un complesso sportivo realizzato nel 1982 e rinnovato per i Giochi Olimpici di Atene 2004 su progetto dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava.

oaka-ritagliataConosciuto anche come OAKA, il complesso  è un articolato sistema di edifici inserito nel contesto di un preesistente centro sportivo realizzato negli anni Ottanta.

La nuova cittadella, nata per accogliere le Olimpiadi di Atene del 2004, sorge all’interno di un vasto eco-parco  che esalta la matrice biomorfica di straordinarie strutture in cui  si fondono senza soluzione di continuità scienza delle costruzioni e   formule matematiche manipolate con il coraggio dell’architetto che sfida i vincoli gravitazionali della statica attraverso la funambolica leggerezza dell’ingegnere visionario.

Il nuovo insediamento sportivo  sorge a Marousi, un sobborgo  nella zona nord-est della capitale greca ed è composto di cinque sedi principali destinate a specifiche discipline sportive: l’Olimpic Indoor Hall, l’Athens Olympic Aquatic Centre, l’Athens Olimpic Tennis Centre, l’Athens Olimpic Velodrome e l’Olympic Stadium.

Oltre ai  nuovi impianti sportivi sono state realizzate alcune opere accessorie  per creare un vero e proprio spazio urbano   multifunzionale in grado di offrire  oltre all’attività specificatament agonistica, una serie di opzioni legate alla vita collettiva attraverso aree di sosta e di relazione attrezzate con pensiline distribuite lungo i percorsi di collegamento tra gli impianti sportivi. In linea con la tradizione dei grandi eventi di importanza planetaria, l’icona olimpica è stata pensata come un forte segno identitario e Calatrava ha creato un sorprendente oggetto preso dal suo immaginario progettuale. L’icona olimpica è configurata come un grande fuso mobile montato su un palo inclinato e può ruotare proiettando la propria ombra su alcuni segni e simboli tracciati sul piano stradale.

ll concept  strutturale coniuga  mirabilmente ingegneria e architettura attraverso  strutture portanti di cemento e acciaio dalle linee morbide e sinuose, liberate dalla propria fisicità, sfidando  alcuni principi di statica consolidati. Il segno inconfondibile dell’architetto spagnolo prende a prestito, con lo sguardo fortemente ingrandito dell’entomologo, forme e elementi presenti in natura,  trasformandoli in solide strutture  e volumi leggeri sviluppati attraverso sistemi compositivi complessi e  impiegando soluzioni tecnologiche innovative. Quasi tutte  le strutture sono  prefabbricate fuori cantiere, riducendo così al minimo le interferenze sugli altri lavori di edificazione. Halyps Cement ha contribuito alla realizzazione delle strutture con la fornitura di 36.000 tonnellate di inerti.

SCHEDA DESCRITTIVA – Rinnovamento edilizio del Complesso Olimpico di Atene
Committente: Comitato Olimpico Atene 2004 e Ministero della Cultura e dello Sport
Ubicazione:  Marousi, Atene,  GRECIA
Architetto: Santiago Calatrava Vals, Parking 11 8002 Zurigo, Svizzera
Caratteristiche del sito: Complesso Olimpico situato nel quartiere Marousi, 10 km a nord del centro di Atene. L’intervento di Santiago Calatrava, in vista dei Giochi di Atene 2004 e generalmente noto come OAKA (Athens Olympic Sports Complex), comprende la copertura dello Stadio, il Velodromo e l’Agorà.
Programma: Rinnovamento edilizio e ridefinizione formale del complesso e sua armonizzazione con l’area circostante e le vie di accesso (definizione di un nuovo asse centrale di collegamento tra stadio, campi da tennis, piscine e velodromo).
Superficie totale dello Stadio Olimpico: mq. 127.625
Superficie totale del Velodromo: mq. 53.400
Specifiche costruttive: Nella progettazione e realizzazione degli edifici particolare attenzione è stata dedicata a tutti i parametri che consentono consumi efficienti di risorse idriche ed energetiche, riducendo le emissioni in atmosfera (la quantità di CO2 è più che dimezzata) e valorizzando l’impiego di materiali di costruzione eco-compatibili e produzione di energia rinnovabile.
Sistema costruttivo: Tempi e costi ristretti hanno imposto una serrata tabella di marcia dei lavori e una forte riduzione di personale e attrezzature in loco. Da qui la decisione di prefabbricare altrove la maggior parte delle strutture: queste, assemblate in prova in officina, sono state poi disassemblate, trasportate via mare e riassemblate in cantiere. Le ardite e monumentali coperture dello Stadio Olimpico e del Velodromo costruite a ridosso degli impianti esistenti hanno richiesto accurati calcoli strutturali, l’elaborazione di un complesso sistema di installazione per mezzo di martinetti idraulici su rotaia e un’attenta scelta dei materiali.
Materiali: 770k m3 di calcestruzzo forniti da ET Beton in Attica e Domiki Beton a Creta. 300K T di cemento e circa 2 Mt di inerti forniti da Halyps Cement.  Il ruolo svolto dalle filiali di Italcementi Group in Grecia ha riguardato la fornitura di materiale non solo al cantiere per la copertura dello Stadio Olimpico, ma anche a cantieri direttamente legati all’organizzazione dei giochi (Stadio di Beach Volley, Tae Kwon Do, impianti di basket e Canoa/Kayak) e ad altre infrastrutture la cui costruzione è stata comunque avviata nel quadro dell’organizzazione delle Olimpiadi in Grecia (autostrade, stazioni metropolitane, linee ferroviarie eccetera).
Progetto: 2002-2004
Avvio lavori: 2003
Fine lavori: 2004
Forza e leggerezza al cuore del complesso sportivo OAKA. Santiago Calatrava ha associato scultura e ingegneria per creare delle strutture portanti in cemento e acciaio: da questo matrimonio sono nate forme lisce e sinuose che sembrano svincolate dai propri limiti fisici e dai principi della statica.
Santiago Calatrava www.calatrava.com Approfondimento tecnico  OAKA

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OAKA: Il Centro Atletico Olimpico di Atene

Disegni di progetto

Cantiere

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