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TRIENNALE DI MILANO: Semi di Futuro

9 ottobre – 22 dicembre 2013

Italcementi e la Triennale di Milano: una mostra per riflettere sui temi della mobilità, dell’abitare e del lavoro, e per immaginare come la ricerca sull’energia, i nuovi materiali e le tecnologie ICT plasmeranno il nostro quotidiano nei prossimi 20 anni.

A cura di Luisa Collina, Paola Trapani con Federico Bucci
Percorso artistico e percorso multimediale: Studio Azzurro
Progetto identità visiva e apparati grafici: Magut design

Un luogo per raccontare, in occasione del 150 anniversario del Politecnico di Milano, la capacità di docenti, ricercatori e studenti dell’ateneo di ideare e progettare visioni molteplici, proiettate nel futuro, in grado di incidere sulla vita della città di Milano così come di altre realtà nel mondo. 150 scenari di vita quotidiana, narrati da cittadini del 2033, per rendere il futuro più vicino a noi e per stimolare idee e proposte sulle possibili traiettorie dell’innovazione e dell’ambiente.

Come ci muoveremo, come abiteremo e come lavoreremo (e quindi anche studieremo) nel 2033? Quali nuove tecnologie della comunicazione, quali materiali e fonti di energia costituiranno il nostro scenario quotidiano?

Sono queste le domande a cui si è cercato di dare una risposta grazie alla collaborazione di un pool di professori e ricercatori di diversi ambiti disciplinari del Politecnico, che sulla base delle diverse riflessioni e suggestioni hanno individuato una serie di possibili traiettorie di innovazione per il prossimo futuro.
Per operare una sistematizzazione si è deciso quindi di organizzare il materiale e le suggestioni raccolte prendendo in prestito dalla ricerca europea Spread 2050 Sustainable Lifestyles due variabili: una legata al tipo di tecnologie e l’altra ai principi e valori di governo a supporto della società.
Le tecnologie possono essere prevalentemente pandemiche, cioè tecnologie dominanti adottate globalmente, o al contrario endemiche, ossia emergenti in modo differenziato nei diversi contesti locali.
I valori che supportano i processi di crescita, sviluppo e innovazione, possono favorire quei singoli (individui o singole imprese) che emergono per capacità nel proprio contest, e sono in grado di competere su scala globale, così come possono supportare comunità, rappresentate dalle istituzioni o auto-organizzate.

Questi due assi, tecnologico e di principi sociali, originano il percorso della mostra suddiviso in 4 scenari distinti ma ugualmente legittimi in cui declinare tutte le sezioni, muoversi, abitare e lavorare:
– La città governata: tecnologie pandemiche per la collettività che se ne serve per gestire il bene comune,
– Innovare a livello globale: tecnologie pandemiche per singole personalità che operano a livello internazionale,
– Il talento dell’individuo: tecnologie endemiche per i singoli (makers, neoimprenditori e artigiani di nuova generazione) attivi localmente,
– L’energia delle communities: tecnologie locali per un insieme di individui che riconoscono e condividono valori solidaristici e comunitari.

Il risultato è la visione di un futuro che non è unico e totalizzante ma al contrario formato da una moltitudine di futuri possibili, entro cui ognuno può progettare liberamente la propria quotidianità. E sono proprio i futuri abitanti di Milano 2033, cui molti studenti del Politecnico hanno prestato il proprio volto, che ci presentano le loro scelte di vita. Se interrogati, con un semplice gesto, narrano della loro casa e dei nuovi modi di abitare, mangiare, informarsi, del loro lavoro, dell’educazione e della ricerca, di viaggiare e muoversi, di vivere la città. Ogni voce narrante è accompagnata da un’animazione che ne visualizza le parole in veloci schizzi luminosi.

Comunicato Stampa Semi di Futuro Politecnico

www.triennale.org

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