Sketch: Maria Menezes, Diana Nunes – Nominees arcVisionPrize 2016

Sketch – Maria Menezes, Diana Nunes (Mozambico)

Una certa cultura modernista ha preteso che il luogo dove si svolge la pratica architettonica di un progettista non ha influenza sul suo lavoro.

Una visione manichea che non si applica a Maria Menezes e Diana Nunes, progettiste attive in un paese in via di sviluppo come il Mozambico, caratterizzato dalla mancanza di competenze specialistiche, materiali e soluzioni tecniche e per contro dall’abbondanza di problemi sociali e di problematiche legate a un’economia instabile. Una sfida che i due architetti hanno attuato prima attraverso il loro comune studio Sketch e poi con la fondazione di MM Arquitectos (Maria Menezes) e di Local Arquitectos (Diana Nunes). La capacità di utilizzare materiali e tecniche costruttive locali, uniti a un linguaggio contemporaneo, appare evidente per esempio in un progetto come il Centro per la Comunità Educativa del Parco Nazionale di Gorongosa (2009), caratterizzato dalle strutture lignee portanti “ad albero” e dalle rilevanti prestazioni in termini di eco sostenibilità della costruzione. www.sketch.co.mz

VISION DELLE CANDIDATE

“L’obiettivo dell’architetto è quello di onorare la responsabilità e il ruolo che ognuno di noi ha nei confronti del proprio paese e della società. Conoscenza e creatività devono servire per progettare spazi che rispondano alle esigenze del cliente e appartengano al posto. L’estetica e la funzionalità possono e devono convivere, perché sono la chiave per la creazione di spazi che saranno utilizzati e vissuti. La sua missione è cercare di migliorare con rispetto e umiltà la vita delle persone che lavoreranno e vivranno nei luoghi che ha progettato, facendo in modo che il processo sia il più gratificante possibile per tutti coloro che vi partecipano.  Il fattore umano è sempre della massima importanza, sia nel lavoro di squadra, sia nella formazione dei collaboratori sia nei rapporti con tutti i soggetti coinvolti nel processo. In un paese in cui esistono ancora molte sfide da affrontare, gli architetti sono orgogliosi di utilizzare, tecniche e materiali locali ogni qualvolta sia possibile, per fare sì che i progetti appartengano veramente al luogo in cui sono realizzati.”

“La dedizione al lavoro e la capacità di comprendere le esigenze del cliente sono le condizioni indispensabili di un progetto ben sviluppato. Una comunicazione positiva ed efficace porta al connubio perfetto tra i desideri del cliente e il lavoro degli architetti. Il design ispirato dal posto e dai suoi abitanti, oltre alla conoscenza del clima e all’utilizzo di risorse il più possibile locali, è la chiave della fattibilità costruttiva. Per questo motivo ogni progetto è una sfida, perché non ne esistono due identici. Lavorare in un paese in via di sviluppo, dove esiste una forte mancanza di competenze specialistiche, materiali e soluzioni tecniche, dove i problemi sociali sono costanti, la corruzione è perseverante e l’economia è instabile è una sfida che l’architetto pone in primo luogo a se stesso. In questo tipo di ambiente l’architetto si sente moralmente obbligato a contribuire allo sviluppo sostenibile, piuttosto che essere solo un meccanismo del business commerciale di un paese ben sviluppato, e si assume la responsabilità del suo ruolo nella società. Un architetto proveniente da simili paesi saprà lavorare ovunque.”

DATI DI PROGETTO

CENTRO EDUCATIVO COMUNITARIO – GORONGOSA

Località: Gorongosa National Park, Provincia di Sofala, Mozambico
Tipo di intervento: architettura
Uso dell’edificio: educativo
Periodo di costruzione: 2007 – 2009

È stato il primo vero edificio ecologico costruito in Mozambico. Molti edifici possono essere considerati a basso impatto ambientale, ma il CEC è molto di più. La sua realizzazione ha richiesto un lavoro estremamente duro e la massima integrità per rendere sostenibile l’intero percorso costruttivo. Centro educativo di 2000 m2, con la possibilità di ospitare 60 alunni residenziali interni e 120 esterni, senza pernottamento; comprende dormitori, un refettorio, aule al chiuso e all’aperto, un edifico per le abluzioni, lavanderia all’aperto, ufficio, infermeria, casa di guardia e locale per il generatore.

Il progetto si è ispirato ai numerosi termitai presenti sul terreno scelto per la CEC, e così le facciate a settentrione inglobano montagnole di terra sulle quali può crescere la vegetazione naturale. Sono stati disegnati “alberi” di legno in armonia con la natura circostante, ai quali è stato affidato il compito di sostenere i pergolati e i tetti. La leggera pendenza del terreno aiuta a minimizzare l’impatto visivo e formale dell’ambiente, perché gli edifici possono essere tagliati secondo la pendenza per mostrare a nord solo le linee del tetto e le aperture di ventilazione. A Gorongosa le temperature possono raggiungere picchi molto elevati, quindi l’ombreggiatura e la ventilazione sono estremamente importanti per rispettare lo stile locale. Grazie al corretto orientamento dell’edificio è stato possibile ottenere una riduzione della temperatura interna di 5° C, con la ventilazione naturale che dalle finestre superiori orientate a nord passa alle aperture inferiori della vetrata, sulla facciata sud.

Il CEC è in funzione da più di 5 anni come luogo di formazione, soprattutto per i bambini. Per via dell’impiego di materiali naturali, gli edifici e i dintorni cambiano con il tempo, fondendosi a poco a poco con la natura circostante. Il colore del legno muta, la vegetazione cresce sul confine settentrionale e le differenze si dissolvono.

JARDIM DOS PROFESSORES

Località: Maputo, Mozambico
Tipo di intervento: progetto architettonico, ristrutturazione di dettaglio del giardino e assistenza in cantiere in collaborazione con ESTUDIO 4 Arquitectos Mozambique
Uso dell’edificio: parco pubblico e ristorante/bar
Periodo di costruzione: febbraio 2008 – maggio 2009
Riconoscimenti/pubblicazioni: Habitar Magazine – prima edizione aprile/maggio 2011

Il “Jardim dos Professores” era sinonimo di pericolo, per via del suo stato di degrado e abbandono. Ma una gara d’appalto indetta dal comune ha dato al giardino e ai suoi utenti l’opportunità di riabilitazione. Sketch si è aggiudicata l’appalto, in collaborazione con l’adiacente Hotel Cardoso, e i lavori sono iniziati nel 2008. A maggio del 2009 il parco è stato inaugurato. Il progetto prevedeva anche la ristrutturazione del passaggio e dei gradini che congiungevano la città alta al sottostante centro commerciale (Baixa), per rendere l’intera area più sicura per i numerosi utenti. Un passo molto importante per la comunità locale.

Molti degli elementi architettonici originali – muri, sentieri, fontane e vasche di abluzione – sono stati ristrutturati e integrati nel nuovo progetto, a cui sono stati aggiunti un ristorante, un anfiteatro, un’area bambini e posti a sedere per attirare più visitatori e aiutare la manutenzione del giardino. La struttura originaria del giardino è stata completamente rispettata. Quando possibile, sono sempre stati utilizzati i materiali locali; il rivestimento del ristorante, ad esempio, è stato realizzato con una pietra tipica chiamata Namaacha. Uno dei principali obiettivi del progetto era mantenere la dignità originaria del giardino, pertanto e stata posta la massima cura nella progettazione delle nuove costruzioni e, grazie a un approccio moderno, sobrio e funzionale, il vecchio e il nuovo l’uno nell’altro.

Il parco prende il nome dalla scuola adiacente, Escola Josina Machal, per questo motivo abbiamo cercato il più possibile di creare esperienze di apprendimento. Sul retro dei grandi totem di cemento che riportano i nomi delle diverse aree del parco sono stati applicati manifesti educativi con informazioni sulle principali discipline della scienza, della matematica e della storia. Nella zona dedicata al gioco e al relax abbiamo creato soluzioni di divertimento per i bambini e gli adulti, con arredi urbani appositamente progettati per consentire di divertirsi con i giochi tradizionali del Mozambico e con i giochi internazionali, che sono ormai una caratteristica speciale del parco.

ISFET – Instituto de Finanças Públicas e Estudo Tributários

Località: Moamba, Provincia di Maputo, Mozambico
Tipo di intervento: progetto architettonico e progetto F.F.E
Uso dell’edificio: università di 11.500 m2 per l’Agenzia delle Entrate del Mozambico
Periodo di costruzione: dal 2012 a oggi. La costruzione dovrebbe terminare in aprile 2016.

Questo progetto è il risultato di un concorso indetto da Intertek e dall’Agenzia delle Entrate del Mozambico per la costruzione di un Istituto (Università) di 11.500 m2 di superficie; il primo centro di questo tipo nell’Africa australe. L’istituto è stato progettato per accogliere eventi e delegazioni nazionali e internazionali. Si compone di aule per 800 studenti, dormitori per 250 studenti e docenti e residenze per amministratori e dirigenti, oltre che delle strutture di supporto necessarie per il suo corretto funzionamento, come uffici per il consiglio e l’amministrazione, bar e mensa, lavanderia, centro medico, biblioteca, auditorium, campi sportivi e posti a sedere all’aperto.

I tetti degli edifici, orientati da est a ovest, sfruttano al massimo la ventilazione e la luce naturale e riducono la necessità di raffreddamento artificiale. In tutto l’Istituto sono stati utilizzati geyser solari e parte della vegetazione naturale è stata mantenuta. Per enfatizzare il ritmo creato dal susseguirsi degli edifici a un piano abbiamo scelto materiali resistenti, di facile manutenzione e, ove possibile, reperibili sul mercato locale. Tutti gli spazi danno sui giardini esterni, presenti ovunque nel progetto. La galleria che collega gli edifici dà un senso di unità al complesso e permette di accedere più facilmente alle varie aree.

Sketch ha sviluppato inoltre il progetto F.F.E, per consentire al cliente di acquistare tutti gli elementi necessari alla gestione dell’Istituto. A breve verrà pubblicato il bando di appalto per Il progetto F.F.E, a cui potranno accedere le aziende locali. L’Istituto dovrebbe aprire le porte nel 2017.

CASA SULLA PENISOLA DI SANTA MARIA

Località: Ponta de Sta. Maria, Provincia di Maputo, Mozambico
Tipo di intervento: progetto architettonico
Uso dell’edificio: casa vacanze
Periodo di costruzione: ottobre 2014 – settembre 2015

Il complesso residenziale di Santa Maria si compone di 7 case vacanza che sorgono sulle pendici della penisola di Santa Maria, con vista su Inhaca Island e Maputo Bay. Ogni casa gode di grande privacy e vista panoramica. Le case sono state progettate individualmente, per soddisfare le esigenze di ogni cliente, e su misura, in base ai pendii e alle viste.

La casa principale è un’abitazione unifamiliare di proprietà di uno dei partner del complesso. Si trova su un terreno collinare da cui si gode una vista di quasi 360 gradi. Dato il profilo del terreno, la casa si sviluppa su più piattaforme che seguono da vicino la pendenza. Poiché si tratta di una casa per le vacanze e il clima lo permette, ci siamo concentrati sulla privacy delle suite, separandole dalle zone giorno con accessi esterni indipendenti. La cucina e le aree living occupano una posizione privilegiata, sulla parte più alta del terreno, che offre una visuale più ampia sui dintorni. L’area destinata alla socializzazione è costituita da uno spazio aperto e collegato all’esterno, con terrazze su diversi livelli che definiscono i vari spazi e le funzioni, come la sala da pranzo all’aperto e il salotto. La piscina a sfioro e la zona di relax guardano a ovest.

La penisola di Santa Maria è accessibile solo in barca o via terra attraverso la riserva naturale. Costruire in un luogo simile è stata una sfida, perché tutti i materiali sono arrivati via mare con una chiatta e trasportati a mano fino a destinazione. Invece di affidare i lavori a una ditta appaltatrice, si è preferito assumere un responsabile di progetto e manodopera locale, appositamente istruita a lavorare sul sito.
Per ragioni di contenimento dei costi, semplicità costruttiva e facilità di approvvigionamento, sono stati utilizzati solo materiali semplici. La struttura è in legno di pino, le pareti in fibrocemento, i pavimenti in legno duro locale e il tetto in lamiera di zinco. L’uso del calcestruzzo è stato ridotto al minimo per via delle difficoltà di trasporto e preparazione. Non sono stati utilizzati macchinari di grandi dimensioni.

BIOGRAFIA

MARIA MENEZES
Londra (GRAN BRETAGNA), 2 febbraio 1972

Maria nasce a Londra, dove vive fino all’età di 14 anni. La sua famiglia si trasferisce poi a Lisbona, città nella quale frequenta il liceo presso l’American International School e la facoltà di architettura presso l’Università Lusiada. Dopo aver lavorato come architetto a Lisbona per alcuni anni decide che è giunto il momento di completare gli studi con alcune nozioni di gestione. Nel 2000 consegue un MBA presso l’Università del Michigan, sul tema della gestione del patrimonio immobiliare. Spinta da motivi personali si trasferisce in Mozambico, dove vive e lavora da 15 anni e dove si è formata una famiglia.
Tre mesi dopo il suo arrivo in Mozambico avvia uno studio di architettura chiamato Sketch insieme a Diana Nunes de Carvalho, e per oltre 12 anni i due architetti realizzano numerosi progetti in tutto il paese. L’attenzione costante alla qualità e la coerenza hanno sempre contrassegnato l’operato dello studio, che ha avuto la possibilità di sviluppare una gamma molto ampia e interessante di progetti in tutto il paese, alcuni dei quali di alto profilo.
Nell’aprile del 2015 le due socie decidono di seguire ognuna la propria strada e aprire un proprio studio a Maputo. Maria Menezes crea MM Arquitectos e si concentra su progetti di varia natura, continuando a mantenere l’obiettivo di sviluppare un’architettura di qualità nel rispetto del luogo e della cultura del paese che oramai chiama “casa”. Il motivo conduttore di tutti i suoi progetti è la creazione di una moderna architettura mozambicana che prenda spunto dagli esempi architettonici di Maputo e del Paese in generale, per cercare di restituire un prodotto di eccellenza. Uno degli obiettivi di Maria è di tenere un corso di “progettazione per il luogo” in Mozambico.

DIANA NUNES DE CARVALHO
Londra (GRAN BRETAGNA), 14 ottobre 1973

Nasce a Londra, dove il padre stava completando un dottorato di ricerca. All’età di un anno la sua famiglia ritorna in Mozambico, il paese d’origine. Completati gli studi del ciclo primario torna in Portogallo, dove si qualifica come architetto a Lisbona. Tirocinante a Maputo nel corso dell’ultimo anno, 1999-2000, supera brillantemente gli esami, con una media finale di 14 su 20.
Dopo pochi mesi di lavoro presso un noto studio di architettura di Maputo, a ottobre del 2000 inizia a collaborare con Maria Menezes Sacadura Botte, insieme alla quale crea Sketch Lda, uno studio di architettura con base a Maputo di cui possiede il 49% delle azioni. Per oltre 12 anni realizza progetti per clienti importanti in diverse province del paese. Questi progetti contribuiscono al know-how tecnico dello studio e alla sua crescita professionale. Il lavoro è estremamente diversificato e va dai casotti di 18 m2 utilizzati alla frontiera del Mozambico fino a un complesso universitario di 11.500 m2 del costo previsto di 13.900.000 dollari.
Nell’aprile 2015 lo studio congiunto chiude i battenti e le due socie creano ognuna un proprio studio, seguendo percorsi diversi. La sua nuova società, Local Arquitectos, intende sviluppare progetti legati alla tutela del patrimonio e soluzioni ambientali con un approccio il più possibile locale.

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