arcVision Prize 2014 – La Giuria

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Marzo 2014

La Giuria di arcVision Prize 2014, tutta al femminile, si compone di architetti e esponenti di altri ambiti professionali, con un importante background di conoscenze nel racconto di una nuova geografia culturale, in cui si profila il lavoro delle progettiste.

Shaikha Al Maskari è un’affermata imprenditrice, che ha saputo mettere la propria esperienza e il proprio talento al servizio della promozione della figura femminile nei Paesi arabi. Shaikha siede nei consigli direttivi di numerose istituzioni no-profit, tra cui Women for Sustainable Growth (W4SG), Arab International Women’s Forum, (AIWF), Abu Dhabi Arts and Music Foundation e le scuole gestite dalla Mosaica Education. Nel 2003, Shaikha è stata co-fondatrice del progetto di micro-credito Diyarbakir Micro-Credit Project (Grameen Bank) in Turchia, che può contare oggi su una rete di 65.000 imprenditori di successo. È sostenitrice del dialogo inter-religioso e interculturale e di svariate iniziative nel campo della sostenibilità ambientale. Nel 1993 ha fondato la United Mercy Foundation (UMF), associazione impegnata in operazioni di primo soccorso e assistenza agli orfani in Africa, Asia e nei Paesi dell’area MENA. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, il “2013 Falcon Award” dell’AmCham Abu Dhabi per la promozione delle relazioni commerciali tra Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti, il premio “2012 Best Woman in the Entrepreneur Sector” dell’AmCham MENA e il “TIWA World of Difference 2012 Award” per “il suo straordinario impegno a livello internazionale per l’emancipazione economica delle donne”, assegnatole dall’International Alliance for Women. Nella sua attività professionale è Presidente di Al Maskari Holding (AMH), società di famiglia con attività in tutto il mondo nei settori petrolchimico, gas, energie rinnovabili, minerario e sanitario, e di Johnson Controls and Global Communications (JCGC).

Vera Baboun è stata eletta sindaco di Betlemme nell’ottobre 2012, prima donna in assoluto a ricoprire tale incarico. È segretariogenerale dell’Associazione degli Enti Locali Palestinesi (APLA), vice presidente del CIELM (Coordinamento Internazionale degli Enti Locali del Mediterraneo) e membro del Consiglio Congiunto per le Relazioni Arabo-Sudamericane. Ha conseguito una laurea magistrale in Letteratura Etnica Americana, disciplina in cui continua a svolgere attività di ricerca. Vera Baboun è ricercatrice del GRACE (Gender Research Africa and Middle East) per gli studi sull’uguaglianza dei sessi e l’empowerment femminile in Medio Oriente attraverso l’uso della tecnologie informatiche. Ha presentato diversi saggi sul tema dell’uguaglianza di genere presso molte organizzazioni civili e sociali, sia nazionali che internazionali. Prima della nomina a sindaco, Vera Baboun ha insegnato Lingue e Letteratura Inglese all’Università di Betlemme, dove per molti anni è stata responsabile dell’ufficio relazioni con gli studenti. È presidente del consiglio direttivo del Centro per la Guida e la Formazione delle Famiglie e dei Bambini a Betlemme e membro di numerose associazioni no-profit in Palestina.

Odile Decq ha cominciato a esercitare l’attività di architetto nel 1978, subito dopo la laurea all’Ecole d’Architecture de Paris La Villette e mentre frequentava l’Institut d’Etudes Politiques de Paris, dove nel 1979 completava gli studi post-laurea in Pianificazione Urbanistica. La fama internazionale non si è fatta attendere; già nel 1990 ha ottenuto infatti il suo primo incarico importante con la Banque Populaire de l’Ouest a Rennes, oggetto di numerosi riconoscimenti e pubblicazioni. Mettendo in discussione l’opera stessa, l’uso, il materiale, il corpo, le tecniche e il gusto personale, l’architettura di Odile Decq offre una visione paradossale del mondo di oggi, delicato e severo allo stesso tempo. Nel 1996, ha ricevuto il Leone d’Oro a Venezia e da allora ha sempre mantenuto la grinta che la contraddistingue, cercando nel contempo di diversificare e radicalizzare la sua ricerca. Tra le sue più recenti realizzazioni, il MACRO di Roma (Museo di arte contemporanea) nel 2010, il ristorante dell’Opera Garnier di Parigi nel 2011, il museo FRAC (Museum of Contemporary Art) di Rennes nel 2012 e il Padiglione.8, sede di GL Events, a Lione, completato recentemente. L’opera di Odile Decq va oltre lo Studio Odile Decq e rappresenta molto più di uno stile, o un atteggiamento o un processo di produzione: è di fatto un universo completo, che comprende urbanistica, architettura, prodotti di design e arte. Una versatilità che le è valsa nel 2013 il titolo di “Designer dell’anno” conferito da Maison&Objet, e il premio “Prix Femme Architecte” come miglior donna architetto.

Louisa Hutton ha conseguito la laurea presso l’Università di Bristol nel 1980 e presso l’Architectural Association di Londra nel 1985. Dopo aver lavorato per Alison e Peter Smithson dal 1985 al 1988, nel 1989 ha fondato lo studio LHMS Architects con Matthias Sauerbruch. Il loro secondo studio, Sauerbruch Hutton Architects, è stata aperto nel 1993 a Berlino. Oltre al lavoro di architetto, Louisa Hutton insegna in numerosi atenei e istituti in tutto il mondo, e dal 1995 al 2009 ha fatto parte delle commissioni esterne di esame presso diverse università britanniche. Dal 2003 al 2007 è stata membro della Commission for Architecture and the Built Environment del Regno Unito. Ha insegnato all’Architectural Association dal 1987 al 1990, è stata Visiting Professor presso l’Università della Virginia e dal 2008 è Visiting Professor all’Harvard Graduate Design School. È inoltre membro del Curatorial Board della Schelling Architecture Foundation. Insieme a Matthias Sauerbruch ha vinto il Premio Erich Schelling per l’Architettura nel 1998 e il Premio Fritz Schumacher nel 2003.

Suhasini Maniratnam meglio nota come Suhasini, è una pluripremiata attrice originaria dell’India meridionale. Nata a Chennai, nello stato federato del Tamil Nadu, Suhasini è stata la prima donna a laurearsi presso il Madras Film Institute. Persona dai molti talenti, estremamente versatile nell’arena cinematografica, Suhasini può vantare una carriera di attrice, regista, produttrice e scrittrice. “Voglio essere un leader, ma non un leader politico. Voglio essere un leader di movimenti che coinvolgano la società, la tutela dell’ambiente, le donne e l’arte”, ha dichiarato l’attrice, ormai parte integrante dell’industria cinematografica da oltre 33 anni. Dopo il suo debutto nelle sale nel 1980, ha vinto prestigiosi premi come “Miglior Attrice”, sia a livello nazionale che locale. Da molti anni, Suhasini Maniratnam è impegnata in attività di sostenibilità sociale attraverso il sostegno di associazioni come Action Aid, per cui ha realizzato un film sull’emancipazione delle donne, Health Trust fondato da Srinidhi Chidambaram, Ability Foundation e Mukti NGO, organizzazione no profit per la distribuzione di arti artificiali. Nel 2010, insieme al marito Mani Ratnam, famoso regista, sceneggiatore e produttore indiano, Suhasini ha fondato la NAAM Foundation a favore dell’emancipazione delle donne single più svantaggiate di Chennai attraverso forme di patrocinio e supporto olistico.

Samia Yaba Christina Nkrumah presidente del Centro Panafricano Kwame Nkrumah, è un politico ghanese e presidente del Convention People’s Party, ed è la prima donna a presiedere un partito politico del Ghana. In un articolo dal titolo “Il nuovo Mandela è una donna”, il prestigioso quotidiano Huffington Post analizza l’impatto di Samia Nkrumah sulla politica ghanese e africana. Figlia del primo presidente della Repubblica del Ghana, Kwame Nkrumah, e dell’egiziana Fathia Rizk, Samia Nkrumah è tra i fondatori di Africa Must Unite, il movimento che promuove la visione e la cultura politica del padre. Fa parte inoltre del Consiglio internazionale del Comitato “Women in Diplomacy”, istituito nel maggio 2013 presso il Ministero per gli Affari Esteri e presieduto da Emma Bonino, per promuovere il ruolo delle donne a livello internazionale. Samia Nkrumah è sposata con Michele Melega, uomo di origini italo-danesi. Samia e Michele hanno un figlio: Kwame Thomas Melega.

Kazuyo Sejima con l’assegnazione del Pritzker Prize nel 2010 e la direzione della Biennale di Architettura di Venezia nello stesso anno, ha portato alla fama internazionale una carriera iniziata nella prima metà degli anni Ottanta. Dopo aver lavorato con Toyo Ito (il “maestro” citato durante la cerimonia di attribuzione del Pritzker Prize) Kazuyo apre il suo studio a Tokyo nel 1987, lavorando alla realizzazione di edifici pubblici con un approccio fortemente innovativo capace di coniugare i materiali della tradizione modernista con sofisticate variazioni sulle superfici (Pachinko Parlor, Ibaraki 1993/96; Stazione di Polizia di Choju 1994), un approccio originale che la porterà in breve tempo all’attenzione della critica internazionale. Nel 1995 si associa con Ryue Nishizawa (Kanagawa, 1996) per fondare lo studio SANAA, resosi ben presto famoso come affidatario di importanti incarichi per opere poi divenute icone dell’architettura contemporanea, come il New Museum di New York (2007) e il Rolex Learning Center del Politecnico di Losanna (2010). Nel 2012 SANAA ha vinto il concorso internazionale per il Nuovo Campus dell’Università Bocconi a Milano, che sarà la prima realizzazione di Kazuyo Sejima in Italia.

TagliabueBenedetta Tagliabue laurea in architettura allo IUAV di Venezia, è titolare dello studio di architettura internazionale EMBT Miralles Tagliabue, fondato nel 1994 in collaborazione con Enric Miralles con sede a Barcellona e, dal 2010, a Shanghai. Tra i suoi progetti di maggiore fama: il Parlamento di Edimburgo, il Diagonal Mar Park, il mercato di Santa Caterina a Barcellona, il Campus Universitario di Vigo e il Padiglione Spagnolo per l’Expo di Shanghai, vincitore del prestigioso premio internazionale RIBAcome “Miglior edificio internazionale del 2011”. Attualmente lo studio è impegnato nella realizzazione della Business School dell’Università di Fudan a Shanghai, le torri per uffici a Taiwan e Taichung, gli spazi pubblici del quartiere HafenCity ad Amburgo e un complesso di case popolari a Madrid. Lo studio EMBT si occupa di progettazione architettonica e di spazi pubblici, recupero, disegno industriale e di interni. La poetica architettonica di Benedetta Tagliabue, sempre attenta al contesto, ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali nella categoria del disegno di spazi pubblici e della progettazione. Nell’ambito dell’attività accademica, è stata Visiting Professor presso l’Harvard University, la Columbia University e la Scuola di Architettura di Barcellona (ETSAB); ha tenuto regolarmente lezioni presso forum di architettura e università ed è stata membro di giurie internazionali (tra cui la giuria per il premio “Príncipe de Asturias”). Nel 2004, ha ricevuto la laurea ad honorem dalla Facoltà di Lettere e Scienze Sociali dell’Università Napier di Edimburgo e recentemente le è stato conferito il premio “2013 RIBA Jencks Award”, assegnato ogni anno a un progettista o studio che abbia fornito un contributo importante all’architettura a livello internazionale in termini teorici e pratici. Benedetta Tagliabue è direttore della Enric Miralles Foundation, istituita per promuovere l’architettura sperimentale seguendo l’esempio di suo marito e partner, Enric Miralles, scomparso nel 2000.

Martha Thorne è direttore esecutivo del Premio Pritzker per l’Architettura dal 2005. Attualmente è anche vice-preside dell’area Relazioni Esterne presso la Scuola di Architettura IE di Madrid ed è stata vice-curatore del Dipartimento di Architettura dell’Art Institute of Chicago dal 1996 al 2005. È editore e autore di diverse pubblicazioni, tra cui “The Pritzker Architecture Prize: The First Twenty Years”, ed è autore di numerosi articoli per riviste ed enciclopedie di architettura. Come consulente indipendente, Martha Thorne firma progetti e partecipa alla selezione di architetti per la realizzazione di importanti edifici, tra i quali ad esempio la Barnes Foundation di Filadelfia. Ha conseguito una Laurea magistrale in Pianificazione Urbanistica presso la University of Pennsylvania e una Laurea in Urbanistica presso la State University of New York a Buffalo. Ha svolto inoltre svariate attività di studio e ricerca presso la London School of Economics.

 Elena Zambon è presidente di Zambon S.p.A., multinazionale farmaceutica fondata a Vicenza nel 1906, vicepresidente di ZaCh – Zambon Chemicals, che opera nella chimica fine – e consigliere di Zambon Company, holding industriale del Gruppo, oltre ad essere Presidente della Fondazione Zoé, Zambon Open Education. È presidente di Secofind SIM S.p.A., il Multi Family Office che fonda nel 2000 per estendere ad altre famiglie di imprenditori l’esperienza svolta nel wealth management dal 1994 nella selezione e nel controllo dei gestori patrimoniali. Dal 2010 fa parte del Consiglio di amministrazione di Italcementi S.p.A. e dall’agosto del 2011 è membro del Consiglio di amministrazione di Fondo Strategico Italiano. In precedenza è stata consigliere di Akros Finanziaria e di Salvagnini S.p.A. Dal 2007 Elena Zambon è membro del Consiglio Generale di Aspen Italia e dal 2013 è membro del Comitato Esecutivo dello stesso istituto. È inoltre presidente di AIdAF, l’Associazione Italiana delle Aziende Familiari.

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