Benedetta Tagliabue vince il Piranesi Prix de Rome alla carriera | arcVision Prize Stories

Benedetta Tagliabue, per diversi anni giurata arcVision Prize – Women and architecture, ha vinto il prestigioso Piranesi Prix de Rome alla carriera. Con il marito Enric Miralles fondò lo studio Embt che guida a Shanghai e Barcellona.

Milanese, laureata in architettura allo luav di Venezia, lavora a Barcellona. Nel marzo di quest’anno ha ricevuto il premio «Woman in architetture» e ora le è stato assegnato a Roma il «Piranesi Prix de Rome» alla carriera, promosso dall’Accademia Adriana con l’Ordine degli Architetti di Roma, uno dei maggiori riconoscimenti italiani, giunto alla XI edizione, specie per la progettazione all’interno di contesti archeologici.

«Il nome e l’opera di Benedetta Tagliabue si legge nella motivazione dell’Accademia Adrianea presieduta da Pier Federico Canali, uno dei maggiori studiosi di Villa Adriana, va ad arricchire un albo d’oro del Piranesi Prix de Rome costellato da figure che hanno fatto dell’architettura contemporanea il campo di applicazione privilegiato per una continua ricerca sull’essenza stessa dell’ architettura e sui valori permanenti del classico nel complesso divenire e mutamento della realtà, da Rafael Moneo a David Chipperfield, da Peter Eisenman a Bernard Tschumi e Toshio Taniguchi; da Alberto Campo Baeza a Eduardo Souto de Moura».

Tagliabue fondò con Miralles lo studio Embt nel 1994 sulla base di una collaborazione avviata nel 1992, poco prima delle Olimpiadi di Barcellona, un periodo di straordinaria vivacità della città. Insieme i due architetti hanno firmato progetti come il Parlamento di Edimburgo, il municipio di Utrecht in Olanda, sede del Gruppo Gas Naturale sulla costa di Barcellona. Dopo la scomparsa di Miralles, Tagliabue ha continuato alla guida dello studio.

Sono nati così gli attuali progetti della Business School dell’Università Fudan di Shanghai, le torri degli uffici di Xiamen e Taichung, gli spazi pubblici di Hafen City ad Amburgo, la stazione della metropolitana Clichy-Montfermeil a Parigi e la stazione centrale della metropolitana di Napoli. Oggi Embt ha uffici a Barcellona e Shanghai e opera in tutto il mondo, in continua crescita con un ambiente di lavoro multiculturale.
Benedetta Tagliabue torna spesso in Italia, ad esempio per progettare il Padiglione Italia della Biennale d’arte 2011 curata da Vittorio Sgarbi (fu insignita del Leone d’oro) e poi alla Biennale di architettura del 2021 per l’esposizione «Living Market» nei padiglioni dell’Arsenale di Venezia.

Tagliabue vede l’architettura come una possibilità per creare felicità, benessere, anche allungare la vita delle persone, poiché l’architettura ha un’influenza impressionante sulla società. In un’intervista ha dichiarato che la pandemia (da lei trascorsa a Barcellona) ci ha fatto scoprire gli spazi personali e abbiamo capito che le nostre case diventano quasi pubbliche, rivelando il carattere delle persone che ci abitano.

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